La Bellezza.
Siete davvero sicuri che un pavimento non possa essere anche un soffitto? (cit.)
La bellezza nascosta non esiste.
La bellezza si vede, si sente, si tocca.
Secondo me è difficile nascondere la bellezza.
Secondo me non ci riesce nessuno a nascondere la bellezza. Magari l’unica bellezza che si riesce a nascondere è un oggetto bello, e magari anche una persona bella si nasconde, ma diversamente.
Magari raramente la bellezza non si vede.
La bellezza nascosta di Tripude - Un’ora al giorno almeno bisogna essere felici
È primavera e la confusione inizia a stare stretta.
Si parla di decluttering: eliminare ciò che ingombra per guadagnare più spazio nella nostra vita, fare scelte più sobrie per noi e per il nostro futuro. Anche dal punto di vista visivo, questa nuova sensibilità si raggiunge attraverso la sintesi e l’uso intelligente degli spazi vuoti. Lo spazio vuoto serve a focalizzare l’attenzione verso i pochi elementi presenti in quello spazio.
Così.
Non è una semplice scelta estetica.
È una scelta di valore e di bellezza.
LA PEDAGOGIA DEL BELLO
Siamo ancora inebriati dall’ultimo residenziale a Spoleto.
La Pedagogia del Bello.
È stato, infatti, bellissimo.
Il residenziale ha offerto uno spazio dinamico per la condivisione di prassi virtuose, esperienze e strumenti pedagogici tra quindici “beauty hunters” provenienti da ogni regione d’Italia che si sono incontrati e confrontati per due giorni, esplorando il potenziale trasformativo dell’estetica nell’ambito dell’educazione degli adulti, dei giovani e dell’infanzia.
La pedagogia del bello si fonda sull’idea che l’estetica e i valori condivisi possano essere veicoli potenti per stimolare l’apprendimento, promuovere l’inclusione sociale e sviluppare una cittadinanza attiva e consapevole.
Gli ospiti di questa quarta edizione del Residenziale di Ciape hanno lavorato insieme su più fronti innescando un flusso virtuoso di scambio e ispirazione che continua ad alimentarsi ancora oggi tramite i canali del network Ciape, a distanza di diversi giorni dalla fine di questa full-immersion di bellezza. Tutti insieme, abbiamo stilato il Manifesto della Pedagogia del Bello, da attivare nei contesti formativi a partire da subito e di cui vi parleremo presto nel dettaglio.
Grati di aver appreso dell'esistenza del paese museo capace di portare l'arte in strada, di esserci intrattenuti con chi sa sollecitare la partecipazione attiva mediante domande generative.
Grati anche al Prof. Morelli per averci fatto riflettere con maestria e umanità sull’arte di trovare buone domande per suscitare il desiderio di apprendere. Felici di aver appreso come la musica possa prestarsi al servizio dell'inclusione delle diverse abilità.
Onorati di aver ricevuto l'ennesima conferma di quanto un approccio giocoso possa favorire apprendimenti efficaci.
Abbiamo conosciuto chi sa magistralmente proporre esperienze estetiche per attivare il potenziale latente, chi attraverso la bellezza produce innovazione sociale. Chi fa poesia della propria vita regalando il giusto ordine a parole a caso, chi fa cittadinanza attiva mettendo il proprio sapere a disposizione della comunità.
Chi usa la bellezza per superare gli stereotipi.
Che sia questa la strada verso una nuova interpretazione della realtà finalmente sintesi di razionalità ed empatia?
Cosa sono i Residenziali di CIAPE?
I Residenziali sono eventi di Networking & Peer Learning, in cui professionisti attivi a diversi livelli si confrontano, apprendono reciprocamente e costruiscono reti e progetti.
Nel corso di due giornate di full immersion residenziale, i rappresentanti di buone prassi relativamente ad un tema specifico si alternano on stage illustrando l’eccellenza di cui si fanno portavoce, e apprendono da keynote speaker di eccellenza. Le prime due edizioni hanno trattato il tema della Genitorialità Consapevole, la terza edizione ha trattato in maniera olistica il tema della Qualità nel settore Infanzia mentre la quarta edizione, è stata quella sulla Pedagogia del Bello.
I momenti formativi si sono alternati ad attività pratiche e di lavoro in gruppo per la co-creazione di iniziative condivise. È una formula che sperimentiamo da tempo e ormai possiamo dirlo: non c’è modo migliore per favorire la condivisione, l’apprendimento reciproco e generare idee innovative.
E non siamo - solo - noi a dirlo:
Continuiamo con la bellezza, il prossimo lunedì.
Con le colleghe Chiara Frontini e Fabiana Colajori dell'Associazione Libelà, lunedì 8 aprile presso la sede di via Via Lorenzo Bonincontri a Roma, racconteremo come abbiamo iniziato a lavorare sull'educazione affettiva e sessuale con l'infanzia grazie al progetto Erasmus+ XSE-educazione affettiva e sessuale per bambini e bambine 8-10 anni, ai nostri partner europei e alle collaborazioni nate in questi anni di ricerca.
L'iniziativa intende promuovere un’educazione sessuale intesa come alfabetizzazione emotiva che possa accompagnare i più piccoli nella costruzione di sentimenti, relazioni e rapporti umani il più possibile sereni e scevri da stereotipi e pregiudizi.
Nel corso dell'evento interverranno anche due nostri cari amici, Francesca D’Onofrio - Psicologa e Sex counsellor, e Silvio Montanaro - Regista e Videomaker, per condividere la nuova edizione dell’albo illustrato per bambini intitolato ”Cos’è il sesso?” che abbiamo avuto modo di scoprire durante la terza edizione del Residenziale di Ciape tenutosi lo scorso anno a Fiuggi.
L’evento è gratuito e l’invito a partecipare è rivolto a tutti coloro che credono nella didattica innovativa e vogliono scoprire i risultati possibili di un percorso educativo estremamente delicato, creativo e quanto mai urgente.
Questo è il modulo di iscrizione gratuita dove trovate anche tutte le informazioni sul programma, la sede e gli orari oltre che i contatti diretti delle organizzatrici.
Inoltre, è possibile scaricare gratuitamente il compendio di ricerca realizzato dal consorzio del progetto Xse su prassi e strumenti virtuosi per l'educazione affettiva e sessuale in età primaria.
Bellezza.
Esperienza di particolare risonanza incarnata con gli altri e il mondo, tale da estendere la propriocezione e il concetto di sè in modi e forme che senza quella esperienza non si manifesterebbero. L’accesso alla bellezza può essere particolarmente mediato educativamente dall’arte visiva, dal paesaggio, dalla musica, dal teatro, dal cinema, dall’incontro con le differenze. (…)
Oltre all’educazione e alla bellezza, quello che stiamo comprendendo a proposito del ruolo dell’esperienza estetica per la crescita e lo sviluppo individuale e sociale, suggerisce la rilevanza di sviluppare azioni di educazione con la bellezza. Dalla bellezza delle teorie scientifiche, alla bellezza del ben fatto nella realizzazione di un’esperienza o nella costruzione di un artefatto con i bambini, (…) le opportunità di educare con la bellezza sono ampie e diffuse e le diverse arti mettono a disposizione una molteplicità di opportunità per qualificare la relazione educativa con l’esperienza estetica.
Da “Apprendere ad apprendere, apprendere ad educare. Glossario per l’innovazione educativa” a cura di Ugo Morelli ed Erika Golin.
Percorso B.A.S.E.: Alfabetizzazione emotiva e sessuale dei bambini
“Grazie mille… che lavoro eccellente e che corso meraviglioso! Mio figlio ha finalmente compreso il concetto di consenso.” (Valentina, mamma di un bambino di 6 anni)
“Mio figlio per la prima volta è riuscito a disegnare se stesso, non lo aveva mai fatto prima!” (Luisa, mamma di un bambino di 8 anni)
“Mia figlia è entusiasta, grazie per avercene dato la possibilità”. (Michela, mamma di una bambina di 7 anni)
Queste sono alcune delle testimonianze condivise dai genitori dei bambini che hanno partecipato al primo percorso B.A.S.E. realizzato in una scuola primaria romana.
Il progetto mira a portare nelle scuole un curriculum sull’educazione sessuale che sia educazione al corpo, a come ascoltarlo, rispettarlo e abitarlo con consapevolezza, nel rispetto dell’altro, accompagnando i più piccoli nella costruzione di sentimenti, relazioni e rapporti umani il più possibile sereni e scevri da stereotipi e pregiudizi.
Il lavoro con i bambini prevede 9 incontri da 90 minuti ciascuno con cadenza settimanale, e si fonda su giochi ed attività esperienziali basati su artiterapie, coaching umanistico, psicodramma e dialogo su sentimenti, sessualità e relazioni.
Per info:
la brochure in pdf
l’invito all’evento gratuito di presentazione del percorso (Lunedì 8 Aprile c/o la sede di Libelà a Roma
"Pensavo si dovesse solo correre correre e basta, è questo che ho imparato a scuola correre per entrare in classe in orario correre per consegnare il compito in tempo pensavo che si dovesse fare questo solo questo, così mi hanno educato a casa, correre, se vuoi diventare il primo e correre per non farsi prendere mai pensavo fossimo fatti di corsa di solo corsa, è questo che mi hanno insegnato a lavoro correre per raggiungere traguardi più alti correre per non lasciare tempo agli altri ma io, accanto a me, ho trovato anche una vita lenta una vita che a volte si stanca a stare al passo con chi corre una vita che ha anche bisogno di piccole pause di cene a lume di candela di panchine vista tramonto di libri che parlano di cuori ho trovato davanti a me una vita che vuole anche il tempo di fermarsi un po' per vedere quanto cuore ancora le batte dentro."
Gio Evan
Adaptify: abbiamo dato la parola ai giovani. Ora tocca a chi lavora con loro.
Vi abbiamo parlato del progetto Adaptify qualche newsletter fa.
Per sviluppare un training rivolto agli youth workers per allenare l'adattabilità dei giovani utilizzando digital storytelling e AI, abbiamo bisogno di raccogliere le opinioni dei beneficiari - gli youth workers - ma anche quelle di esperti sui temi individuati:digital storytelling, AI, educazione formale e informale.
Abbiamo organizzato un focus group online aperto a tutti gli interessati. Si terrà il 12 aprile su Zoom alle 14,30 e ci sono ancora posti disponibili.
Se lavori con i giovani o sei un espert* di digital storytelling e/o AI, puoi inviare una richiesta di partecipazione a Desiree (desiree@ciape.it) entro il 10 aprile e saremo felici di riservarti un posto e ascoltare la tua preziosa opinione!
Il Pennello bianco.
Nella prima puntata de Le Pennellate, avevamo promesso uno spazio dedicato alle storie degli altri in ogni newsletter, il “pennello bianco”.
Oggi lasciamo spazio alla bellezza delle parole che alcuni dei partecipanti ai nostri corsi ed i nostri eventi ha voluto condividere con noi:
Vuoi partecipare al prossimo Residenziale di Ciape?
Iscriviti ad uno qualsiasi dei corsi esperienza in programma nella nostra Academy ed entrerai nella lista prioritaria!
Alla prossima!