La strada.
Una cosa che abbiamo imparato del processo di scrivere progetti, storie ed anche questa newsletter, è che per arrivare alla versione finale, dobbiamo scrivere diverse versioni prima, che puntualmente poi buttiamo via.
Le scriviamo con la convinzione di aver preso la strada giusta, ma a metà percorso capita sempre di impantanarsi e di aver bisogno di cambiare rotta, ricominciando quasi sempre da un foglio completamente bianco.
Ma senza quelle prime versioni, non potremo mai arrivare alla versione “in bella”.
Quelle versioni precedenti non sono errori, sono la strada.
Sconnessa e imprevedibile, a tratti anche impervia, spesso abbandonata, ma pur sempre inevitabile per arrivare da qualche parte.
A metà strada, siamo tutti “ex” di qualcuno e, soprattutto, di qualcosa.
Di un ruolo familiare, di un ruolo sociale o anche di un ruolo professionale. Di amori, amicizie, hobby mai più coltivati, progetti iniziati e poi abbandonati, appunto, a metà strada. E hanno valore anche le esperienze che non sono arrivate a traguardo perché ci hanno permesso di trovare un’altra persona, un altro ruolo, un altro modo di fare qualcosa o un’altra relazione o situazione che, semplicemente, ci sono più affini.
Questa newsletter, per esempio, nella prima versione iniziava con la storia di un piccolo progetto che ha riscosso successo ancora prima di partire (ne parliamo la prossima volta, promesso), per poi dirottare, nella seconda versione, verso il racconto di quei progetti che non hanno ancora forma ma che non vediamo l’ora di mettere nero su bianco. Alla fine, la terza versione, quella definitiva che stai leggendo, riparte da zero ma con una consapevolezza in più.
Ex-novo. Che poi ha come sinonimo “di sana pianta”. Ed è ancora più bello.
Serendipità: fare scoperte per puro caso oppure trovare una cosa non cercata e imprevista mentre se ne stava cercando un'altra.
E questa mail, per te, oggi potrebbe essere un caso di serendipità.
Vogliamo condividere con te 3 opportunità, proprio mentre leggi questa newsletter e prosegui per la tua strada.
Puoi sfiorarle o anche ignorarle, iniziarle e poi abbandonarle, per qualcosa di più affine a te. Oppure puoi sceglierne una e coglierla a braccia aperte, o ancora, sceglierle tutte.
Sono opportunità pensate per chi affronta le nuove sfide della formazione, per chi parte da zero ma ha voglia di contribuire alla realizzazione di qualcosa di bello e per chi è già sulla buona strada, magari dopo averne interrotta una.
1. Webinar: Il Programma Erasmus+ raccontato dai protagonisti
Il webinar, organizzato dagli Ambasciatori Erasmus Lazio, è un vero e proprio racconto delle storie ERASMUS da parte di alcuni protagonisti che hanno partecipato ad una mobilità o vinto un progetto di cooperazione per realizzare un progetto.
L'evento ha lo scopo di condividere l'esperienza ERASMUS del gruppo Ambasciatori del Lazio con tutti coloro che non ancora partecipano al programma o che vorrebbero partecipare ma che necessitano della giusta ispirazione e motivazione.
Saranno disponibili due sessioni dedicate a Progetti di Mobilità (KA1) e Progetti di Cooperazione (KA2). Ci saranno condivisioni sull’esperienza di mobilità virtuale e di mobilità dei discenti adulti, sui progetti di job-shadowing e di empowerment femminile nel settore digitale ed anche sui sistemi di certificazione emergenti (micro-credentials), le nuove competenze ed i nuovi linguaggi.
La partecipazione è gratuita, basta REGISTRARSI QUI per ricevere il link per il collegamento Zoom.
2. Corso “esperienza” per riscoprire il potere del Gioco
Ci siamo quasi dimenticati come si fa a ridere e a giocare insieme.
Riscopriamolo!
Mario Cusmai, oltre ad essere Dottore in Scienze dell’Educazione degli Adulti e Formazione Continua ed un appassionato di PlayfulLearning, è anche co-autore di pubblicazioni scientifiche sui temi dell’apprendimento esperienziale e sui modelli pedagogici a essi connessi.
Il suo corso “Learning serious play. Unlock learning through play” che abbiamo fortemente voluto nella nostra Academy, non è un semplice corso di formazione. È una vera e propria esperienza immersiva, coinvolgente, a tratti ipnotizzante che consigliamo davvero di provare!
Attraverso i riferimenti della biologia del gioco e la comprensione dei nessi tra apprendimento, emozioni, gioco e neuroscienze, si arriva ad esplorare il potenziale nascosto nelle dinamiche di gioco nei gruppi, sviluppare un’attitudine positiva alla playfulness per poi riuscire ad applicare strategie e strumenti per valorizzare il gioco in percorsi educativo-formativi.
Scopri i dettagli del corso e prenota il tuo posto, ne sono rimasti pochi per l’edizione di Marzo. Se porti un* amic*, gli/le riserveremo uno sconto del 10%.
3. Adattabilità: diamo la parola ai giovani e a chi lavora con loro.
“Adaptify” è un nuovo bellissimo progetto che parla di giovani, di adattabilità, di formazione e di opportunità anche per chi con i giovani ci lavora ogni giorno.
Adattabilità significa sapersi adattare a contesti lavorativi mutevoli, essere aperti alle novità e disponibili a collaborare con persone con punti di vista anche diversi dal proprio.
Vogliamo sviluppare una metodologia che possa potenziare l'adattabilità dei più giovani attraverso lo storytelling e l’art design basato sull'intelligenza artificiale. Ma vogliamo farlo bene, rispondendo alle reali esigenze sia dei giovani che degli operatori e delle operatrici che lavorano con i giovani.
Non abbiamo ancora il logo di progetto né il sito web o un profilo Instagram. Abbiamo, però, un fortissimo partenariato fatto di esperti che è completamente focalizzato sulla fase di ricerca e analisi dati, che per noi è estremamente importante per fare - bene - tutto il resto. Incluso il logo, il sito ed i profili social.
Abbiamo iniziato a condividere in tutti i Paesi Partner del progetto, due questionari che possono dar voce ai giovani (16-24 anni) e a chi lavora con i giovani che potranno, nelle fasi successive, ovviamente beneficiare a pieno titolo - e gratuitamente - dei vari risultati di progetto che produrremo.
Ecco “lo spazio” dove potete dire la vostra e farvi ascoltare:
Il cammino.
Non è come la strada. Il cammino è consapevolezza, preparazione, tempo presente.
Se abbandoni la strada, la cambi, la ripercorri o la eviti potresti non arrivare mai al traguardo ma avrai comunque scelto di camminare invece di fermarti, a prescindere dalla direzione.
Il cammino è sempre giusto, anche quando la strada potrebbe non esserlo.
Antonella segue un progetto che nasce dal cuore del cammino forse più famoso al mondo, quello di Santiago.
Il Cammino di Santiago è l'asse portante attraverso il quale si articolano valori europei come la convivenza, la diversità, l'interculturalità e la cittadinanza. La preparazione al Cammino è essa stessa una tappa fondamentale del viaggio che si intraprende: è necessario saper equipaggiare uno zaino, scegliere indumenti e dotazioni adeguati al proprio fisico, alle proprie esigenze e alle caratteristiche del territorio che si attraverserà, informarsi con il prezioso aiuto di guide cartacee e strumenti digitali e maturare la consapevolezza che gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo e bisogna essere preparati ad affrontarli.
Nell’ambito del progetto Caxato, coordinato dall’Università di Santiago de Compostela, le ultime due attività sono state cruciali, ovvero il Train the Trainer avvenuto a Roma lo scorso Novembre 2023 coordinato da Ciape ed il recente seminario che si è tenuto a Bordeaux dal 15 al 17 Gennaio 2024.
In particolare, nel corso del primo evento di formazione, CIAPE ha coinvolto formatori che andranno a svolgere un’attività di tutoraggio nei riguardi sia dei discenti adulti (over 50) selezionati per partecipare alle 3 tappe del Cammino sia di coloro che avranno accesso allo spazio di lavoro condiviso online. Laboratori pratici si sono alternati a presentazioni teoriche su tematiche quali: sostenibilità, soft skills, valori europei, cittadinanza attiva e educazione degli adulti.
Durante il seminario coordinato, invece, da RJ - Institut de recherche jacquaire, sono state fornite tutte le linee guida più pratiche sul Cammino e le informazioni più interessanti circa le peculiarità culturali, religiose ed enogastronomiche dei territori che i pellegrini “CAXATO” attraverseranno.





Abbiamo ancora due cose da dirti, una bella e una brutta.
Iniziamo da quella brutta: i posti per il prossimo Residenziale di Ciape a Spoleto sono terminati.
La lista dei fortunati che parteciperanno all’evento di intrattenimento formativo all-inclusive dal 25 al 27 Marzo è ufficialmente chiusa. Parleremo della Pedagogia del Bello e siamo davvero molto soddisfatti del gruppo di esperti che siamo riusciti a coinvolgere. Vi racconteremo tutto e cercheremo di rendervi partecipi il più possibile.
La bella notizia è che ci saranno altri Residenziali, altrettanto entusiasmanti, e che chi partecipa ad un corso della nostra Academy può entrare nella lista prioritaria dei candidati alle prossime edizioni.
Il Pennello bianco.
Nella prima puntata de Le Pennellate, avevamo promesso uno spazio dedicato alle storie degli altri in ogni newsletter, il “pennello bianco”.
Manteniamo sempre le promesse, ma questa volta è un pò diverso.
Il pennello bianco oggi lo dedichiamo ad una persona, una giovane ragazza, che non conosciamo e di cui non sappiamo praticamente nulla.
Amanda è una cantautrice americana di 19 anni con un disturbo del linguaggio che ha partecipato ad un talent show e che prima di far commuovere tutti con la sua bellissima voce, ha condiviso una frase che racchiude il senso di questa newsletter: la strada, il cammino e l’importanza di dare valore a tutte quelle prime versioni senza le quali, la versione “bella” non ci sarebbe mai stata.
"Il mio disturbo del linguaggio" è stato sicuramente qualcosa che mi ha fatto soffrire, fuggire e e nascondermi, ma ho scoperto che non balbetto quando canto.
Canterò una canzone che ho scritto io e che parla di momenti particolarmente difficili, ma se potessi tornare indietro e cambiare quelle cose non lo farei, perché mi hanno reso ME.
Ed eccoci arrivati alla fine di questa strada.
Oppure all'inizio della prossima, sempre in cammino.
Alla prossima!