Chi sa fare sa anche raccontarlo?
Storie belle raccontate a bassa voce, senza punti esclamativi.
Nel nostro mondo fatto di immagini, contano ancora le parole?
Sono certa di si. Per questo stai leggendo questa newsletter.
Ti spiego meglio.
Lo scorso settembre abbiamo organizzato - e partecipato - ad un corso di social media marketing per enti del terzo settore con l’obiettivo di acquisire competenze strategiche per far arrivare la nostra comunicazione a più persone.
Alla fine di questa full immersion di 5 giorni con Cassandra - che nel frattempo è entrata nella nostra squadra - abbiamo imparato a programmare un piano editoriale, a creare reel e a raccontarci attraverso lo storytelling, ma soprattutto abbiamo capito che, in realtà, non è vero che dobbiamo raggiungere più persone.
Dobbiamo, piuttosto, riuscire a raggiungere le persone giuste, al momento giusto. Persone a cui piacciono ancora le parole, oltre le immagini.
Persone come te, insomma.
Buona lettura,
Eleonora Perotti - Presidente Ciape
Chi sa fare sa anche raccontarlo?
“Scusate il ritardo, ero a lavoro!”
Ion ha lasciato la scuola quando era poco più che adolescente convinto che non ci fossero opportunità per lui. Oggi ha 22 anni, lavora per un’azienda di arredo nella città dove è cresciuto, Pescara, e sta anche per terminare il suo percorso di studi, quello che aveva abbandonato anni fa.
Ion è uno dei protagonisti del nostro progetto Future Ready - formazione e mentoring per ragazzi vulnerabili al fine di inserirli nel mondo del lavoro - che si è concluso lo scorso giovedì, 1 giugno, con l’evento finale a cui hanno partecipato anche Gina, Irina, Mario e ancora altri. Sono i giovani della cosiddetta “dispersione scolastica” che sono riusciti, poi, a ritrovarsi.
Ion è arrivato in ritardo all’evento perché stava lavorando.






Siamo un team di europrogettisti e i nostri progetti sono fatti di PERSONE prima che di output e report.
E quando tiriamo le somme alla fine di ogni progetto succede sempre che c’è quella cosa che ci promettiamo di non fare più e quell’altra che, la prossima volta, faremo sicuramente in maniera diversa. E poi c’è quella persona, o a volte più di una, che diventa il “fermoimmagine” di quel progetto, e sarà impressa lì, ogni volta che ripenseremo o riparleremo di quel progetto.
Abbiamo conosciuto Ion nel 2020 in occasione di un contest organizzato nell’ambito di un altro progetto e intitolato “Immagina una professione del futuro”. Lui ha vinto il primo premio - uno zainetto che, tra le altre cose, indossava anche all’evento di giovedì scorso - con l’inventore di mezzi di trasporto futuristici che si guidano da soli e non inquinano. Non sappiamo se nel 2050 - periodo di riferimento ipotizzato dal contest - ci sarà una job title così specifica ma sicuramente imprenditorialità e sostenibilità sono concetti quanto mai attuali e urgenti. E infatti ci abbiamo scritto un progetto, e lo abbiamo anche vinto!
GREEN UP YOURSELF è un nuovissimo progetto appena avviato che mira a "Promuovere l'imprenditorialità e l'occupazione dei giovani che vivono nelle aree rurali in Europa, attraverso la formazione in competenze verdi e imprenditoriali, nonché attraverso la promozione dell'imprenditorialità verde".
E dato che chi sa fare deve saperlo raccontare anche - e soprattutto - a chi non ha competenze specifiche sul tema, vi condividiamo la slide del mediakit di progetto redatta da Desiree, la nostra project manager responsabile di Green Up Yourself:
Abbiamo la possibilità di coinvolgere ragazzi tra i 16 ed i 30 anni per prendere parte alla formazione - gratuita e online - ma anche formatori/operatori giovanili, imprese verdi e pubbliche amministrazioni/enti del terzo settore interessate a collaborare alla promozione del progetto. Di seguito i link per inviare le rispettive candidature (entro il 25 giugno compilando i rispettivi form):
Giovani (16-30 anni)
Quante altre cose avremmo da raccontarti!
Abbiamo imparato, però, a prendere le distanze dalla battaglia di narrazione egocentrica a cui siamo continuamente esposti e ti facciamo una promessa, quella che ci siamo fatti noi: non parleremo mai solo di noi e dei nostri progetti, ma daremo spazio ai progetti e alle storie degli altri.
After nourishment, shelter and companionship, stories are the thing we need most in the world”
Philip Pullman
Iniziamo subito, con una pennellata di viola.
Donnexstrada è un’associazione non profit che lavora quotidianamente per rendere le città d’Italia più sicure per donne, e non solo. Il progetto Punti Viola si rivolge a tutte le attività commerciali che lavorano a contatto con il pubblico - bar, ristoranti, farmacie, parrucchieri e così via, in particolare quelli aperti fino a tarda notte - affinché diventino, un punto viola, ovvero un luogo dove ogni persona vittima di soprusi può chiedere aiuto e trovare rifugio sicuro in caso di pericolo.
Se hai una storia da raccontare o un progetto - bello - da condividere, scrivici: cassandra@ciape.it
Alla prossima!
Il Team di Ciape

