Chi si sente forte in matematica? Ho bisogno di un confronto su una potenza.
Chat GPT?
Già fatto, non siamo d’accordo.
Se un logo dinamico è composto da 9 elementi, ciascuno dei quali può variare di intensità su una scala da 1 a 4, quanti sono gli esiti possibili del logo? Quattro alla nona o nove alla quarta? Se abbiamo un matematico amico chiediamo sta cosa perché mi serve per il logo dinamico, non sono impazzita!
(…)
Questo è l’inizio di una esilarante conversazione avvenuta nella chat di gruppo del nostro team qualche giorno prima del nostro evento Erasmus Beautiful Days.
Dopo aver interpellato nipoti liceali, amici analisti finanziari e ingegneri aerospaziali, le conclusioni più acclamate sono state tre:
Quattro alla nona
“Migliaia…. dì semplicemente migliaia”
“Mi sopravvaluti, non ho neanche capito la domanda”
Ok, Chat Gpt aveva ragione fin dall’inizio, ma noi “umani” ci teniamo stretti il nostro pensiero critico e la nostra bellissima indole alla collaborazione.
Proprio come i semi di un soffione, portati dal vento, si spargono lontano per dare vita a nuove piante, così gli educatori sono chiamati a spargere meraviglia e bellezza in ogni forma di didattica.
La Pedagogia del Bello diventa anche una piattaforma online dove condividere la Bellezza.
Il 16 ottobre, Roma ha ospitato il nostro Erasmus Beautiful Day, un evento che ha celebrato l’innovazione didattica attraverso le lenti della bellezza e della sostenibilità.
L’incontro ha visto il confronto tra esperti pedagogisti e rappresentanti di istituzioni nazionali sul tema della Pedagogia del Bello. A questo momento di riflessione ha fatto seguito la premiazione degli Ambasciatori di Bellezza, educatori e professionisti che si sono distinti per il loro straordinario impegno nell'innovazione pedagogica. È stata un’occasione emozionante e stimolante, in cui abbiamo lanciato un invito collettivo a “diffondere bellezza”, incoraggiando i premiati a nominare nuovi ambasciatori e ambasciatrici.
Questo passaggio di testimone è avvenuto in modo originale e poetico, attraverso il pennacchio del soffione della bellezza, ormai simbolo della nostra missione educativa.




Abbiamo colto l’occasione per presentare in anteprima la prima versione della nostra nuova piattaforma della Pedagogia del Bello, con cui vogliamo diffondere l’approccio educativo che promuove l’apprendimento attraverso la bellezza intesa come esperienza trasformativa capace di costruire relazioni significative tra educatori e discenti, superando il tradizionale modello trasmissivo della conoscenza.
La piattaforma sarà pronta e disponibile a breve e prevede due sezioni principali: un’area “network” che ha l’obiettivo di mappare gli ambasciatori sul territorio nazionale in base alla geolocalizzazione, la mission e livello di aderenza ai vari principi del Manifesto della Bellezza, e un’area nominata “Diventa Ambasciatore” in cui gli ambasciatori attuali e futuri potranno compilare un questionario di autovalutazione del livello di aderenza rispetto ai 9 principi con riferimento ad una scala da 1 a 4.
Questo strumento di autoriflessione, in realtà, diventa anche un vero e proprio contributo al concept e al logo dinamico della Pedagogia del Bello: i risultati dei questionari degli ambasciatori di bellezza rispetto al livello di aderenza ad ognuno dei 9 principi del manifesto creeranno ogni volta una combinazione diversa, unica, irripetibile.
Quattro alla nona.
Era questa la risposta esatta alla domanda “Quante combinazioni possibili di bellezza possono esistere? Ma se la matematica - con l’aiutino di Chat Gpt - ci restituisce un numero sostanzialmente definito, il nostro amore per questo progetto ci fa pensare - e sperare - ad un potenziale di condivisione infinito e incalcolabile.
VISYON: gli 11 Youth Goals ON STAGE
Il progetto VISYON: Values, Ideas and Stories from Youth ON stage” raggiunge una nuova importante tappa con la presentazione degli 11 cortometraggi realizzati dai protagonisti. L’obiettivo del progetto di cui siamo partner è promuovere l'impegno sociale e civico dei giovani, fornendo le risorse necessarie per una partecipazione attiva nella società. Si basa sugli 11 EU Youth Goals e supporta l’implementazione della Strategia Europea per i Giovani (2019-2027) attraverso le sue aree di azione: Coinvolgere, Connettere e Potenziare.
Il 21 ottobre, abbiamo tenuto l’evento MOVIE&TALK presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Roma Tre. Durante l’incontro, abbiamo presentato il progetto a un gruppo di studenti, mostrando i cortometraggi realizzati e abbiamo moderato un dibattito vivace sulle tematiche trattate, creando un interessante confronto con la formazione della nuova Commissione Europea.
Ecco i prossimi eventi in programma:
21 Novembre: EU DIALOGUES
Dalle 10.00 alle 13.00 presso l’Aula Magna dell’Università UNINT, ci sarà la presentazione del progetto e tavola rotonda sui Youth Goals, con esperti del settore.13 Dicembre: VISYON FINAL CONFERENCE
Dalle 15.00 alle 18.00 presso Europa Experience, concluderemo il progetto con la proiezione di tutti gli 11 cortometraggi realizzati, insieme a una delegazione di partecipanti provenienti da 8 paesi partner, e la presenza del regista Gaetano Ghiura.
La sfida di PERSPEKTIVE: trovare una prospettiva di luce anche dove c’è più buio.
Vogliamo condividere con voi le ultime attività di un progetto a cui teniamo particolarmente, Perspektive, volto a superare i pregiudizi nei confronti degli ex detenuti, soprattutto tra i potenziali datori di lavoro.
Attraverso la rivista PERSPEKTIVE, offriamo uno sguardo esclusivo sulle vite quotidiane all'interno delle carceri associate al nostro progetto. Recentemente, abbiamo visitato la storica prigione di Jilava a Bucarest, un luogo con una ricca storia risalente alla Seconda Guerra Mondiale e al periodo socialista.
Le attività all'interno delle strutture penitenziarie sono spesso invisibili agli esterni. Per questo motivo, PERSPEKTIVE si impegna a far luce su come i detenuti si preparano per il reinserimento nella società, svelando le opportunità di lavoro, supporto terapeutico e formazione a cui possono accedere. Con il nostro progetto, vogliamo incoraggiare l’abbattimento delle barriere che ostacolano l'assunzione di ex detenuti, promuovendo una comprensione più profonda delle loro esperienze e potenzialità.



Gli amici di Ciape: l’esperienza di 3 youth worker in Slovacchia
La parte più stimolante del nostro lavoro è il coinvolgimento attivo dei beneficiari dei nostri progetti. Vogliamo raccontarvi una delle recenti esperienze che abbiamo organizzato per 3 giovani operatori giovanili “in missione” in Slovacchia.
Marco, Benedetta e Anna hanno rappresentato l’Italia nel recente progetto di mobilità Erasmus+ in Slovacchia dove hanno seguito una formazione sull’eco-attivismo.
Per una settimana, insieme a giovani provenienti da Romania, Albania, Turchia, Francia, Lettonia e Slovacchia, hanno lavorato per potenziare le loro competenze come operatori giovanili, promuovendo il legame con la natura e l’utilizzo di pratiche rigenerative nelle loro comunità.
Le giornate sono state ricche di attività: dallo yoga mattutino alle visite a città storiche, dai laboratori creativi ai momenti di riflessione sul futuro. Ogni giorno hanno vissuto esperienze nuove, diverse, culminate poi con la consegna degli attestati e la celebrazione festosa del percorso condiviso.
Dai anche un’occhiata al TOOLKIT SULL’ECOATTIVISMO sperimentato dai partecipanti durante la mobilità e Scrivici se vuoi vivere un’esperienza formativa speciale!



Il Pennello bianco.
Nella prima puntata de Le Pennellate, avevamo promesso uno spazio dedicato alle storie degli altri in ogni newsletter, il “pennello bianco”.
Quello di oggi lo dedichiamo a Monia.
Monia Carletti: NOT “JUST” A MOM.
Abbiamo intervistato Monia Carletti nell’ambito del progetto MAV - Mamma Assistente Virtuale e vogliamo condividere il suo percorso come assistente virtuale e fondatrice di un team di professioniste, affinchè la sua storia possa essere d’ispirazione per tutte quelle mamme che si sentono in un limbo e hanno bisogno di ritrovarsi, come professioniste, oltre il loro ruolo di mamme.
Monia ci ha raccontato come sia riuscita, non senza fatica, a trovare un suo equilibrio per conciliare le esigenze familiari con le ambizioni professionali. Dopo 13 anni come assistente esecutiva, Monia ha deciso di intraprendere la carriera autonoma come assistente virtuale per ottenere maggiore flessibilità e autonomia. Ha affrontato sfide come la gestione del tempo e l'isolamento lavorando da casa, ma ha trovato supporto in coworking e collaborazioni con altri professionisti. La maternità ha affinato le sue capacità di problem-solving e adattabilità, rendendola una professionista più empatica e organizzata.
Monia incoraggia le mamme a formarsi adeguatamente e a costruire una rete di supporto, sottolineando i vantaggi del lavoro da remoto, come la libertà di scelta e le opportunità di crescita. Il suo messaggio finale è chiaro: credere in se stesse e sfruttare le nuove opportunità del digitale per ritrovare un'esperienza lavorativa gratificante e non sentirsi più “solo” mamme.
Leggi l’intervista completa qui.
Le pre-iscrizioni sono aperte: presto sarà disponibile una formazione gratuita e 100% online per tutte le mamme che vogliono acquisire le competenze digitali, trasversali ed imprenditoriali per avviare una carriera autonoma come assistente virtuale.
Alla prossima!